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NUKEMAP, il simulatore di esplosioni nucleari

Vi siete mai chiesti qual è il raggio di distruzione di un’esplosione nucleare? Va bene i kilotoni, vanno bene i missili, vanno bene pure tutti i disegnini che si possono trovare sul web a proposito degli effetti della bomba Zar (la più grande mai costruita)… Ma praticamente, quali sono gli effetti di una bomba nucleare su una qualunque località? E soprattutto, sarebbe possibile vederli su una mappa grazie a disegni e grafici?

Bene, esiste un simulatore che vi fornisce queste risposte. Si tratta di NUKEMAP, realizzato nel 2012 dal professor Alex Wellerstein, uno storico delle armi nucleari che ricopre la carica di Director of Science and Technology Studies in the College of Arts and Letters presso lo Stevens Institute of Technology a Hoboken, in New Jersey (Stati Uniti).

Si tratta di un lavoro fatto molto bene. Certo, non è adatto per fare da base a piani di emergenza in caso di attacco atomico, ma non è assolutamente questo il suo scopo dato che nasce come progetto educativo.

Quella che segue è una breve descrizione su come utilizzare il simulatore.

Il simulatore NUKEMAP

Aspetto

Non appena aperto, il simulatore appare molto intuitivo. Sul desktop di un normale PC fisso, abbiamo la mappa di una città a tutta pagina (di solito è la città in cui siete, ma non sempre) e a destra un riquadro grigio per impostare tutta una serie di parametri per simulare l’esplosione nucleare.

Il risultato è una serie di “cerchi” intorno al punto prescelto per l’esplosione, che vengono poi spiegati successivamente nel riquadro stesso.

Il riquadro è diviso in quattro sezioni, che adesso vedremo.

Ah, una precisazione: è tutto in lingua inglese.

1 – Scelta della località di esplosione

Per la scelta su dove simulare l’esplosione avete essenzialmente tre opzioni.

  • La prima è quella di trascinare il puntatore che trovate sulla mappa. Dato che la mappa si può rimpicciolire o ingrandire a piacimento, potenzialmente potete mettere il puntatore praticamente dove volete.
  • La seconda opzione è scegliere una località preimpostata. Potete trovare 20 città (le otto principali degli Stati Uniti più alcune capitali del mondo) o una serie di località “storiche”, dove si sono verificate importanti esplosioni nucleari, sia come test, sia reali (se ve lo state chiedendo, la risposta è si, ci sono anche Hiroshima e Nagasaki).
  • La terza opzione è impostare voi stessi una città. Consiglio di utilizzare il nome in inglese, oppure il nome italiano seguito dalla nazione (in inglese) dove si trova la città che vi interessa. Ho fatto un po’ di prove e così funziona. Se inserite il nome italiano e basta, potreste finire in posti strani.

2 – Potenza dell’esplosione

La potenza dell’esplosione è calcolata in kilotoni (o chilotoni). Un kilotone è pari a mille tonnellate di tritolo come potenza equivalente. Comunque, ne ho parlato in un altro articolo.

In questo caso abbiamo due possibilità:

  • inserire noi la potenza in kilotoni della bomba dell’apposita casella (le migliaia vanno senza separatori: quindi 1000 e non 1.000);
  • scegliere una tra le bombe atomiche “famose”. Questa opzione permette, a chi volesse, di simulare gli effetti di esplosioni storiche in varie località.

3 – Opzioni

Qui è possibile impostare tutta una serie di parametri, a seconda delle informazioni che volete raccogliere. Vi ricordate quando poco sopra vi ho parlato dei “cerchi” che appariranno sulla mappa? Bene, grazie alle impostazioni potete specificare parametri diversi, visualizzarne un numero maggiore, ecc. Per farla breve, i cerchi che usciranno fuori dipenderanno dalle impostazioni che darete.

Comunque vi dico subito che le opzioni di default sono già più che sufficienti.

Vediamo ora brevemente le varie opzioni. Iniziamo da quelle base.

Per prima cosa, dovete decidere se l’esplosione che volete simulare è a quota zero (surface) o in quota (airbust). In questo caso potete decidere l’altezza di detonazione. Se poi volete simulare anche il numero di vittime, dovete spuntare la casella casualties. Accanto troviamo la casella radioactive fallout, che riporterà sulla mappa la ricaduta radioattiva. Dato che questa dipende dal vento, se la spuntate sulla mappa comparirà anche un puntatore a forma di bandierina, che potrete sistemare a seconda di dove volete che questo soffi.

Le opzioni avanzate invece sono piuttosto specifiche. Senza entrare troppo nei dettagli, potete decidere le caratteristiche dell’esplosione in quota, la pressione prodotta dall’esplosione, le radiazioni ionizzate ed il loro livello, le ustioni subìte dalle persone (radiazioni termiche), ecc. Per dire, potete anche simulare il cratere prodotto dall’esplosione e regolare la velocità del vento (per il fallout).

4 – Detonazione

Questa è facile: c’è un pulsante rosso con la scritta “detonate“. Pasta cliccarci sopra e vedrete gli effetti della vostra esplosione simulata. Accanto vi sono una serie di opzioni aggiuntive. Ce ne interessa solo una, “launch multiple”: in pratica, premendo questo pulsante, potete simulare esplosioni nucleari multiple sulla stessa località. A che serve? Beh, visto che i missili balistici possono trasportare più testate, a simulare (volendo) un attacco con testate multiple.

Il funzionamento di questa opzione è molto semplice. Dopo la prima esplosione, cliccate su launch multiple ed impostate nuovamente le caratteristiche della bomba. Se la volete uguale a quella che avete già simulato non dovrete toccare nulla, ma limitarvi a muovere il puntatore sulla mappa in un altro punto e poi premere “detonate”.

Veicoli di rientro LGM-118
Esempio di testate multiple: veicoli di rientro (ovviamente inerti) di un ICBM statunitense LGM-118 Peacekeeper. Fonte: Wikimedia Commons. Credits: David James Paquin. US Public Domain

Risultati della simulazione dell’esplosione nucleare

Dopo aver premuto il tasto “detonate”, a seconda di quello che avete selezionato vi appariranno i relativi risultati, sua sulla mappa sia nella colonna grigia laterale.

Il simulatore, benché realizzato molto bene, lo ripeto, ha uno scopo educativo: non deve essere usato per simulare piani di emergenza reali o per scopi di protezione civile, dato che “non è una perfetta simulazione”.

Va detto che nella pratica è anche poco utile per chiunque intenda pianificare delle esplosioni vere.

Come del resto è spiegato molto bene nella pagina delle FAQ, questo è un semplice simulatore basato su dati non classificati, non un’arma. I Paesi in possesso di armi nucleari hanno sicuramente degli strumenti molto più sofisticati di questo, mentre se qualcuno volesse compiere un attentato terroristico… Beh, sicuramente non gli servirebbe NUKEMAP per sapere dove piazzare un’arma nucleare in modo che faccia più danni possibile!

Comunque, per ulteriori approfondimenti sul simulatore ed il suo funzionamento potete visitare il sito web. Lo trovate nella solita sezione “fonti” qui sotto, insieme ad una dettagliata pagina FAQ.

Fonti

(immagine di copertina derivata da Wikimedia Commons. Credits: National Nuclear Security Administration / Nevada Site Office. US Public Domain)

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