Carro armato Z

Le lettere sui carri armati russi nell’invasione dell’Ucraina

Cosa significano le lettere comparse sui carri armati russi alla vigilia (e durante) l’invasione dell’Ucraina? Se lo sono chiesto in parecchi. Inizialmente, si pensava che fossero dei segni di riconoscimento da usare durante le presunte “esercitazioni” che hanno preceduto l’invasione russa del 24 febbraio 2022. Successivamente, si è capito che servivano (e servono) a ben altro. In pratica, si tratterebbe di distintivi ottici del tipo “friend or foe” (amico o nemico), in modo da identificare questi veicoli come russi.

Cosa importante: noi le chiamiamo lettere, perché, in effetti, per noi lo sono. A, X, O, V e Z non hanno bisogno di presentazioni. Tuttavia, non è detto che siano effettivamente lettere: i russi, infatti, utilizzano l’alfabeto cirillico, dove alcuni di questi caratteri non ci sono.

Probabilmente, dunque, si tratta di semplici simboli, scelti perché particolarmente facili da distinguere anche a grandi distanze.

Vediamo questi simboli e quali sono le loro differenze.

Il significato delle lettere sui carri armati russi

Vediamo subito cosa vogliono dire queste lettere (o meglio simboli). Va detto subito che di ufficiale non c’è nulla: si tratta di conclusioni derivate da analisi sul campo, grazie a testimonianze, fotografie e filmati di veicoli distrutti o in azione.

  • Z: il simbolo più diffuso e conosciuto, osservato in due varianti (la seconda la vedremo dopo). Identifica i reparti dell’esercito regolare in azione nell’Ucraina orientale. Nota: la Z nell’alfabeto cirillico non esiste.
  • Z dentro ad un quadrato: indica i reparti dell’esercito regolare partiti dalla Crimea, quindi da sud.
  • O: questo simbolo (un cerchio, a tutti gli effetti) indicherebbe le truppe in avanzata dalla Bielorussia. Attenzione: in alcuni siti è riportato che si tratterebbe dei reparti dell’esercito bielorusso, ma questo non sembra corretto. Ad oggi, infatti, non risulta che la Bielorussia abbia inviato truppe sul territorio ucraino. Per la cronaca, è stato fotografato su un Iveco LMV Lince distrutto: un veicolo in dotazione all’esercito russo e non a quello bielorusso (per la cronaca: distrutto vicino Mariupol, che è da tutt’altra parte). Insomma, un simbolo da prendere un po’ “con le molle”.
  • A: simbolo usato per identificare i veicoli delle forze speciali russe (i famosi spetsnaz, qui trovate alcune informazioni).
  • V: questo simbolo (che nell’alfabeto cirillico non esiste) indicherebbe i mezzi dei reparti della marina.
  • X: simbolo usato dai reparti ceceni.
Un veicolo russo distrutto a Konotop, con il simbolo O. Fonte: Wikimedia Commons. Credits: ZomBear. CC BY-SA 4.0

Perché i carri armati russi hanno le lettere?

La risposta, molto banale, è per distinguerli come russi ed evitare i casi di fuoco amico. Ma è necessario? Insomma, in tempi di elettronica e guerre cibernetiche non è una metodologia un po’ antiquata?

Vado a spiegare.

  • Le unità militari occidentali di solito hanno dei sistemi di identificazione radio, che permettono di sapere che una certa unità è amica (o nemica, a seconda). Bene, pare che i russi sui loro mezzi terrestri ed elicotteri da attacco non abbiano niente del genere, o che comunque non siano molto diffusi. Quindi, per identificare i propri veicoli sono “costretti” ad utilizzare dei distintivi ottici, e pure belli grossi e visibili. In pratica, l’identificazione dei bersagli avviene per ricognizione visiva.
  • I russi e gli ucraini hanno quasi gli stessi mezzi. Paesi ex sovietici, entrambi hanno attinto agli sterminati depositi dell’ex Armata Rossa, e la stragrande maggioranza dei veicoli militari utilizzati è praticamente la stessa. Certo, magari le versioni usate dalle due parti sono diverse, ma sul campo di battaglia, in mezzo al fango ed al fumo, con una visibilità scarsa, può essere molto difficile mettersi a vedere i particolari. Un bel simbolo bianco è molto più pratico.

Comunque, questa cosa di dipingere dei distintivi ottici sui propri veicoli è abbastanza diffusa, anche in Occidente.

Fonti

(immagine di copertina derivata da Wikimedia Commons. Credits: Mvs.gov.ua. CC BY 4.0)

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