Cornfield Bomber (letteralmente: bombardiere nel campo di mais) è il nome che è stato affibbiato ad un caccia statunitense Convair F-106 Delta Dart, che atterrò senza pilota in un campo di mais ghiacciato il 2 febbraio 1970. In pratica, durante un’esercitazione, il velivolo iniziò a precipitare fuori controllo. Il pilota fu costretto ad eiettarsi, ma subito dopo l’aereo ritrovò il giusto assetto e letteralmente “planò” su un campo ghiacciato.
I danni furono talmente scarsi che l’F-106 tornò in servizio poco dopo.
Andiamo a scoprire l’incredibile storia di questo aereo.
Il Convair F-106 Delta Dart
Prima di tutto, due parole sull’aereo in questione, l’F-106. Nel titolo si parla di “bomber”, termine che indica i bombardieri. Bene, niente di più sbagliato. L’F-106 è un caccia puro, l’ultimo velivolo statunitense rigidamente monoruolo per superiorità aerea. In pratica, questo aereo era incapace di effettuare un attacco al suolo.
Per il resto, si trattava di un velivolo formidabile, un monoreattore con ala a delta e capace di superare i 2.400 km/h, ma con un armamento decisamente non all’altezza. Infatti, poteva trasportare, alternativamente:
- un missile aria-aria AIM-26 Super Falcon o un razzo AIR-2 Genie, entrambi a testata nucleare (sarebbero dovuti servire a vaporizzare le formazioni di bombardieri sovietici. Una volta l’AIR-2 fu anche testato);
- due missili aria-aria AIM-4 Falcon (un’arma detestata dai piloti per le sue pessime prestazioni).
L’F-106 non fu mai usato in combattimento, e per dirla tutta non venne mai nemmeno esportato a causa degli alti costi. Nel 1981 iniziò ad essere sostituito dal ben più prestante F-15, e passò nei ranghi della Guardia Nazionale. Venne radiato nel 1988, ma continuò ad essere utilizzato, come drone ad altissime prestazioni, bersaglio ed aereo per test dalla NASA, fino al 1998.

La vicenda del Cornfield Bomber
Il protagonista della vicenda è un F-106, più precisamente l’aereo con seriale 58-0787. Si tratta di un velivolo costruito nel 1958, ed all’epoca in servizio con il 71st Fighter-Interceptor Squadron, basato presso la base aerea di Malmstrom, in Montana.
L’aereo era pilotato dal capitano Gary Faust.
Vediamo ora cosa accadde.
L’incidente
Faust era alle prese con un’esercitazione insieme ad altri due velivoli. Si trattava di simulare dei combattimenti aria-aria manovrati: un’attività di routine, per dei piloti da caccia durante la guerra fredda.
Ad un certo punto, accadde l’imprevisto. L’aereo di Faust, al termine di una manovra, entrò in vite piatta ed iniziò a precipitare senza controllo. Il pilota tentò disperatamente di riprenderlo, ma senza riuscirci. Quindi, fu costretto ad eiettarsi.
Quello che accadde dopo ha dell’incredibile: il contraccolpo causato dall’espulsione del pilota cambiò il centro di gravitò dell’F-106, facendolo uscire dalla vite. Quindi, il caccia, ormai senza pilota, iniziò a volare in rettilineo, in una lenta discesa verso terra.
Di questo si accorsero i colleghi di Faust, che non persero l’occasione di prenderlo in giro. Mentre il povero pilota scendeva con il paracadute e guardava incredulo il suo aereo planare felice verso terra, uno dei colleghi gli diede un “consiglio” per radio.
Faresti meglio a rientrare
Collega pilota burlone di Faust
Il capitano Gary Faust atterrò illeso nelle vicinanze di una montagna, e fu recuperato poco dopo da alcuni abitanti del posto grazie ad un gatto delle nevi.
E l’aereo?

L’F-106 atterra sul campo di mais
L’F-106 precipitò su un campo di mais ghiacciato. Il verbo “precipitare” in realtà è assolutamente inadatto: in realtà, il velivolo planò dolcemente e toccò terra, iniziando a “slittare” sul ghiaccio per via del motore ancora acceso.
Sul posto arrivarono un buon numero di curiosi, insieme allo sceriffo locale. Indecisi su cosa fare, chiesero istruzioni direttamente alla base aerea. In particolare, volevano sapere come regolarsi, visto che il velivolo si muoveva sulla neve per via del motore.
La risposta fu lapidaria:
Non fate niente, aspettate che finisca il carburante.
Comunicazione dalla base aerea
Il motore dell’F-106 ci mise tre quarti d’ora buoni a spegnersi.

Epilogo
Poco dopo, i tecnici arrivarono sul luogo dell’incidente per smontare il velivolo e riportarlo alla base per le riparazioni. Va detto che i danni furono veramente minimi: stando alla testimonianza di uno dei presenti, se l’F-106 fosse stato appena meno danneggiato, avrebbe potuto decollare direttamente da lì e tornare con le proprie forze alla base.

In breve, l’aereo venne riparato e tornò presto in servizio. Fu ritirato dl servizio negli anni ottanta, e nel 1986 venne trasferito presso il National Museum of the United States Air Force, dove si trova ancora oggi. Per la cronaca, il capitano Faust volò ancora su questo velivolo: era il 1979, in occasione di una missione di addestramento.

Video
Fonti
- “Gary, You Better Get Back In It” – airforcemag.com
- La vite (spin) – aspeterpan.com
- Cornfield Bomber – wikipedia.org
(immagine di copertina derivata da Wikimedia Commons. Credits: USAF. US Public Domain)