La classe Uniform (nome in codice NATO del Progetto 1910 Kashalot) è una serie di sottomarini nucleari russi per operazioni speciali (SSAN). Operazioni che la marina russa (VMF) definisce di “ingegneria subacquea”, ma che sarebbe più corretto definire di spionaggio.
Questi sottomarini, che in Russia vengono definiti “stazioni atomiche di profondità” (AGS), sono piuttosto piccoli, e costituiscono la risposta sovietica ad un battello atomico americano per impieghi analoghi, l’NR-1, entrato in servizio alla fine degli anni sessanta.
Complessivamente, ne sono stati realizzati tre, ma non si sa se siano tutti operativi.
Storia
Il sottomarino nucleare per operazioni speciali non fu esattamente un’idea originale, per i sovietici. Anzi, fu sicuramente una di quelle volte in cui si ritrovarono ad “inseguire” il nemico americano.
Nel 1969, gli Stati Uniti avevano immesso in servizio un sottomarino abbastanza particolare: l’NR-1. Questo aveva delle missioni fuori dal comune: recupero di oggetti, ricerche geologiche ed oceanografiche, installazione e mantenimento di apparati subacquei, e via dicendo. Ovviamente, per “recupero di oggetti”, non parliamo di anfore romane o cose simili, ma piuttosto di ricerche di “cose” di interesse militare e politico, come relitti di aerei, navi, ecc. L’NR-1 era estremamente sofisticato: poteva immergersi fino a 900 metri e restare a lungo in una certa area, mappando e raccogliendo campioni, riparando strumentazione precedentemente installata sul fondale, recuperando scatole nere o altri oggetti di interesse tecnologico…
Naturalmente, questo battello era perfettamente equipaggiato per questa tipologia di missioni: telecamere esterne, braccia manipolatrici, alloggiamenti per depositare in condizioni ideali quello che veniva raccolto… Un battello decisamente interessante quindi, che poteva avere parecchi utilizzi.
I sovietici non avevano niente del genere, e quindi il comando della marina richiese espressamente qualcosa di paragonabile.
L’Ufficio Tecnico Malakhit, specializzato in sottomarini nucleari da attacco, venne incaricato nel 1972 di progettare qualcosa di adeguato. I tecnici si misero al lavoro su due progetti distinti: il Progetto 1910 Kashalot ed il Progetto 1851 Nelma.
Il Progetto 1910 Kashalot era una versione ingrandita e più potente dell’NR-1 (al contrario del Progetto 1851, che in sostanza ne era un equivalente), ma le missioni previste erano esattamente le stesse.
Lo sviluppo durò cinque anni, e nel 1977 il primo esemplare venne impostato a Leningrado (oggi San Pietroburgo). Varato nel 1982, entrò in servizio nel 1986.
La NATO chiamò questi sottomarini classe Uniform.
Descrizione tecnica
Il Progetto 1910, per essere un sottomarino nucleare, è piuttosto piccolo: 69 metri di larghezza e 7 di larghezza, per un dislocamento in emersione di 1.400 tonnellate circa. Tuttavia, è più grosso dell’NR-1, che raggiungeva a malapena i 45 metri. Le maggiori dimensioni permettono un tipo di utilizzo diverso: mentre il sottomarino americano doveva essere rimorchiato sul posto, quello sovietico può raggiungere la zona operazioni con le sue sole forze. Certo, probabilmente non potrebbe compiere missioni lunghe (le provviste da qualche parte le devi mettere, e lo spazio interno scarseggia), ma sicuramente ha una maggiore “discrezione”.
Dal punto di vista tecnico, gli Uniform hanno il doppio scafo (parecchie fonti riportano lo scafo singolo. Le informazioni qui riportate sono basate sul lavoro di Sutton): una caratteristica comune dei sottomarini di scuola sovietica (e russa). Quello esterno è largo sette metri, mentre il diametro di quello interno raggiuge i sei. Entrambi gli scafi sono realizzati in titanio: metallo costoso e difficile da lavorare, ma che consente minori pesi e maggiore resistenza (e quindi un a profondità operativa maggiore. In questo caso, 1.000 metri). Il problema di questo materiale sono i costi, che puntualmente lievitano a livelli piuttosto scandalosi (vedi le classi Alfa e Sierra). Tuttavia, trattandosi di un SSAN per impieghi speciali destinato ad essere costruito in numero limitato, la cosa deve essere stata considerata sostenibile.
Lo scafo esterno è ricoperto di piastrelle anecoiche, per aumentare la furtività del sottomarino.
Lo scafo pressurizzato, internamente, è diviso in due grandi sezioni: una più grande, in cui risiede l’equipaggio e la strumentazione, ed un’altra, verso poppa, dov’è montato l’impianto propulsivo con il reattore nucleare. Quest’ultima sezione è completamente isolata, e non può essere raggiunta dall’equipaggio durante la navigazione.
Il reattore nucleare è singolo, di modello non conosciuto. Comunque, è ad acqua pressurizzata e probabilmente è stato sviluppato dalla NIKIET. La potenza stimata è di 52 MW, capaci di generare 10.000 hp. La velocità massima in immersione è un piccolo mistero: i russi dichiarano 30 nodi, ma quasi sicuramente è inferiore. Stesso discorso per l’equipaggio: le fonti riportano numeri che vanno da 11 a 36.
Gli Uniform non hanno missili o tubi lanciasiluri. Le loro “armi” consistono nell’equipaggiamento specifico per svolgere le missioni di ingegneria subacquea: potenti proiettori per illuminare le profondità marine, braccia manipolatrici, telecamere. Sullo scafo, inoltre, si possono notare quattro gondole laterali (due per lato), sotto alla falsatorre e verso la prua: contengono dei propulsori orientabili, che servono al sottomarino se deve rimanere fisso su un punto, durante la missione.
Progetto 1910 Kashalot – Classe Uniform
Versione base del sottomarino, costruita in tre esemplari.
- Lunghezza: 69 metri
- Larghezza: 7 metri
- Pescaggio: 5,2 metri
- Dislocamento in emersione: 1.390 tonnellate
- Dislocamento in immersione: 2.000 tonnellate
- Propulsione: 1 reattore nucleare da 52 MW, 1 x 10.000 hp, 1 elica
- Velocità: 10 nodi in emersione, 30 in immersione?
- Profondità operativa: 1.000 metri
- Profondità massima: ?
- Equipaggio: 11-36
- Autonomia: ?
- Armamento: nessuno
Progetto 19102 Kashalot – Classe Uniform
Un esemplare, l’AS-15, è stato sottoposto a lavori di aggiornamento. Pare che sia stato installato un nuovo sonar.
Servizio operativo
I classe Uniform sono entrati in servizio a partire dal 1986 in tre esemplari, chiamati rispettivamente AS-13 (1986), AS-15 (1991) ed AS-33 (1994). Sono tutti inquadrati nella Flotta del Nord, 29° Divisione Sottomarini. Le informazioni sulle loro “imprese” sono praticamente nulle: le loro missioni, per la loro natura, ricevono ben poca pubblicità (eufemismo). Anche la condizione operativa delle singole unità non è nota. Secondo alcuni, infatti, l’AS-33 non sarebbe mai stato nemmeno consegnato alla VMF, mentre secondo altre il capoclasse sarebbe in riserva e gli altri due esemplari operativi. In pratica, l’unica cosa certa è che nessuno è ancora stato demolito. Almeno uno, comunque, è stato fermo a Severodvinsk per una decina d’anni.
Gli Uniform sono stati i primi sottomarini nucleari per missioni speciali costruiti in Unione Sovietica. Ispirati all’NR-1 americano, erano più grossi ed in grado di operare senza l’ausilio di un “sottomarino madre” (o dover essere trainati sul posto, come nel caso statunitense).
Esemplari costruiti
AS-13
Cantiere: Ammiragliato (San Pietroburgo)
Impostazione: 20/10/1977
Varo: 25/11/1982
Ingresso in servizio: 31/12/1986
Status: operativo?
Note:
AS-15
Cantiere: Ammiragliato (San Pietroburgo)
Impostazione: 23/02/1983
Varo: 29/04/1988
Ingresso in servizio: 30/12/1991
Status: operativo?
Note: aggiornato
AS-33
Cantiere: Ammiragliato (San Pietroburgo)
Impostazione: 28/11/1988
Varo: 23/11/1993
Ingresso in servizio: 16/12/1994
Status: operativo?
Note:
Fonti
- Project 1910 – russianships.info
- Project 1910 Kashalot Uniform Class – fas.org
- Special Missions, Trials & Experimental Submarines – www.hazegray.org
- Project 1910 Uniform class – hisutton.com
(immagine di copertina tratta da Wikimedia Commons. Credits: Heriberto Arribas. CC BY-SA 3.0)