Classe Oscar

Classe Oscar, gli SSGN russi “assassini di portaerei”

La classe Oscar è il nome in codice NATO di una serie di sottomarini lanciamissili antinave (SSGN) realizzati in Unione Sovietica e Russia. Chiamati in patria Progetto 949, sono stati progettati con un unico scopo: contrastare i gruppi navali con portaerei americani. Cosa che sono perfettamente in grado di fare, grazie ai loro enormi missili antinave.

Gli Oscar sono entrati in servizio a partire dal 1980, come naturale (e molto più potente) evoluzione dei più piccoli e meno prestanti classe Charlie. Si tratta di alcuni tra i sottomarini più efficaci e temibili in servizio con la marina russa (VMF), tanto che la loro costruzione è continuata anche dopo la fine della Guerra Fredda. Nonostante le catastrofiche condizioni economiche ed i tagli di bilancio, la Russia ha fatto grandi sforzi per tenere in servizio ed aggiornare queste unità, che considera (ed a ragione) uno dei punti di forza della sua flotta. Unità che oltretutto non sono affatto economiche, visto che si tratta di alcuni tra i più grandi sottomarini mai realizzati.

La produzione complessiva ammonta ad una quindicina di battelli, più altri che sono stati abbandonati incompleti mentre erano in costruzione. Gli esemplari entrati in servizio sono inquadrati sia nella Flotta del Nord, sia in quella del Pacifico.

Un battello della classe Oscar è rimasto vittima, suo malgrado, di uno dei più gravi disastri navali che abbiano mai coinvolto un sottomarino: si tratta del K-141 Kursk, affondato con tutto l’equipaggio nell’agosto del 2000.

Storia

L’Unione Sovietica aveva una priorità: contrastare le grandi portaerei statunitensi. Visto che la cosa non era fattibile con le navi di superficie per questioni prettamente numeriche, e non avendo unità paragonabili (non solo per scelta, ma anche per oggettivi limiti tecnologici), decise di farlo con i sottomarini.

La prima realizzazione in questo senso furono i classe Echo, sottomarini di prima generazione con parecchie limitazioni (tra queste, la più importante era che dovevano lanciare i propri missili in emersione). Successivamente, la marina sovietica decise di puntare su qualcosa di radicalmente nuovo, che avesse delle prestazioni eccezionali: fu così che nacque il K-222, unico esemplare costruito della classe Papa (Progetto 661) e sottomarino più veloce mai realizzato. Il piccolo problema erano i costi di costruzione, veramente allucinanti, che impedirono la produzione su vasta scala. Quindi, si pensò di affiancare a questo eccezionale battello dei sottomarini più economici, i classe Charlie (Progetto 670).

Ma i Charlie non vennero giudicati soddisfacenti dalla marina sovietica: troppo lenti in immersione (avevano un solo reattore nucleare, contro la “moda” sovietica dell’epoca di montarne due) e con un missile dalle prestazioni non proprio entusiasmanti, furono prodotti in relativamente pochi esemplari fino al 1980, anno in cui entrò in servizio il primo battello della classe Oscar.

La classe Oscar, appunto. Alla marina sovietica serviva qualcosa di adeguato a contrastare le portaerei americane: furtivo, con elevate prestazioni ed un missile capace di fare grossi danni. Tutte cose che i “poveri” Charlie non avevano, ma che invece hanno gli Oscar. Ma andiamo per gradi.

K-186 Omsk - Classe Oscar II
Il K-186 Omsk in navigazione. Fonte: Wikimedia Commons. Credits: US Navy. US Public Domain

Il primo passo fu, come sempre, il missile. La marina sovietica si rendeva conto che i missili antinave P-70 ed i P-120 in servizio sui sottomarini non erano idonei, più che altro per una questione di gittata (poco più di 100 km nelle condizioni ideali). Serviva dunque qualcosa di più potente. Questo “qualcosa” lo progettò l’NPO Mashinostryeniye, un ufficio tecnico specializzato in missilistica e che aveva, tra l’altro, realizzato i precedenti P-70 e P-120. Partendo dal P-500 Bazalt per navi di superficie, propose il P-700 Granit: un mostro da 7 tonnellate lungo 10 metri, capace di colpire un obiettivo a 600 km viaggiando a circa 2.500 km/h.

Il P-700 (che ricevette dalla NATO il nome in codice di SS-N-19 Shipwreck) era più grosso dei predecessori, e quindi occorreva un sottomarino nuovo. Quindi, l’Ufficio Tecnico Rubin nei primi anni settanta si mise al lavoro sul Progetto 949.

I progettisti ripresero alcune soluzioni tecniche dei classe Charlie, ma tornarono alla formula convenzionale per i grandi sottomarini, ovvero utilizzare due reattori. Il risultato fu qualcosa che come dimensioni (e soprattutto dislocamento) poteva rivaleggiare con i grandi battelli nucleari lanciamissili balistici (SSBN), ma che poteva trasportare ben 24 P-700. Un vero e proprio “assassino di portaerei” dunque, proprio quello che la marina sovietica stava cercando.

Il primo esemplare, chiamato K-525, venne impostato nel solito cantiere Sevmash a Severodvinsk nel 1975, ed entrò in servizio cinque anni dopo. Nel 1986 fu commissionato il capostipite di una versione perfezionata, chiamata Progetto 949A, che sarebbe poi diventata quella di serie: il K-148. La NATO identificò questi sottomarini come classe Oscar I (Progetto 949) e II (Progetto 949A).

Descrizione tecnica

I classe Oscar sono stati realizzati in due versioni, chiamate appunto Oscar I ed Oscar II. Queste si differenziano per una serie di fattori (il più importante è la lunghezza), ma hanno anche parecchi punti in comune.

Come praticamente tutti i sottomarini nucleari russi, anche gli Oscar hanno il doppio scafo in acciaio. La distanza tra i due scafi è notevole, ed in alcuni punti supera anche i tre metri. Questo quindi li rende degli ottimi “incassatori” di siluri altrui. Il problema pare sia l’agilità: la loro mole li rende piuttosto lenti nelle manovre. Comunque, la velocità massima raggiungibile è di circa 30 nodi, più che sufficiente ad inseguire i propri bersagli. Tra gli scafi, dove lo spazio abbonda, è stato inserito uno spesso strato di gomma, per ridurre il più possibile la rumorosità.

La falsatorre è rinforzata, così da permettere l’emersione attraverso uno spesso strato di ghiaccio. Dentro la falsatorre c’è la capsula di emergenza per permettere l’evacuazione dell’equipaggio.

L’armamento principale è costituito da 24 missili antinave P-700 Granit, sistemati in due file poste accanto alla falsatorre (una per lato) in tubi inclinati di 40°. Questa soluzione venne ripresa dai precedenti classe Charlie, visto che era abbastanza funzionale. I tubi di lancio sono inseriti in un’intercapedine tra lo scafo pressurizzato e quello esterno: per questo motivo, la larghezza degli Oscar raggiunge i 18 metri (conto i 13-15 di un sottomarino “normale”).

K-266 Orel
Vista laterale del K-266 Orel (Oscar II). I “portelloni” che si vedono sono le aperture che permettono il lancio dei missili P-700 Granit. I Granit possono essere lanciati in immersione. Fonte: Wikimedia Commons. Credits: Andrei Luzik, Mil.ru. CC BY 4.0

I P-700 possono essere lanciati in immersione, e sono molto sofisticati. Prima di tutto, sono a guida satellitare: dunque, non occorrono radar che illuminino il bersaglio o aerei che trasmettano informazioni agli ordigni in volo. Inoltre, quando vengono lanciati in gruppo (il cosiddetto “sciame”) di 4 o 8 unità, hanno una modalità di funzionamento piuttosto particolare. Uno dei missili del gruppo si porta ad un’altitudine maggiore, così da individuare ed assegnare gli obiettivi per gli altri missili. I vari obiettivi hanno un diverso ordine di priorità, e se uno dei P-700 viene distrutto, un altro con un bersaglio di priorità inferiore lo “sostituisce”. Naturalmente, anche il “missile guida” può essere sostituito se viene distrutto. Oltre a questo, il computer di bordo ha anche un’altra interessante “feature”: in memoria, possiede le caratteristiche delle varie navi bersaglio, ed è in grado di dare da solo delle priorità.

Quindi, i missili prima di tutto colpiscono il bersaglio più importante, e dopo che questo è stato annientato, da soli passano al secondario, e così via. Se a questo aggiungiamo una velocità di circa 2.500 km/h, una quota di attacco finale praticamente a pelo d’acqua ed il fatto che il P-700 sia fornito di contromisure elettroniche ed inganni vari, si riesce a capire l’estrema pericolosità di questi ordigni.

K-525 Arkhangelsk - Classe Oscar I
Il K-525 Arkhangelsk in navigazione alla fine degli anni ottanta. Il K.525 è stato uno dei due esemplari costruiti della classe Oscar I, e venne ritirato dal servizio nel 1996. Grazie alla foto è possibile rendersi conto della larghezza di 18 metri del sottomarino, dovuta alla scelta di inserire i grossi missili antinave P-700 tra i due scafi. Fonte: Wikimedia Commons. Credits: US Military. US Public Domain

Le informazioni sugli obiettivi possono essere ricevuti anche mentre il sottomarino naviga a grande profondità, grazie ad un’antenna montata su una boa che viene rilasciata all’occorrenza.

Identico è anche il numero di tubi lanciasiluri: sei in totale, di cui due da 650 mm e quattro da 533. Questi sono in grado di lanciare siluri convenzionali, a cavitazione (i VA-111 Shkval), oltre che missili antisommergibile SS-N-15 Starfish e SS-N-16 Stallion. Non risultano invece imbarcati i missili da crociera SS-N-21 Sampson, molto diffusi sui sottomarini nucleari da attacco russi di terza generazione. Questo non impedisce però agli Oscar di colpire obiettivi terrestri, visto che i P-700 sono efficaci anche su questo tipo di bersagli (e possono anche caricare una testata nucleare da 500 kilotoni).

Gli Oscar sono spinti da due reattori nucleari OK-650 (versione B o M), che hanno ciascuno una potenza di 190 MW. Questi reattori vennero sviluppati, pare, appositamente per i giganteschi battelli della classe Typhoon, ma sono poi diventati uno standard su praticamente tutti i sottomarini sovietici (e russi) di terza generazione. La loro potenza è praticamente doppia rispetto ai VM-4 della generazione precedente.

Vediamo ora le differenze principali tra le varie versioni. Cosa importante: si tratta di sottomarini operativi di generazione recente, e quindi parecchie informazioni non sono disponibili.

Progetto 949 Granit – Classe Oscar I

Classe Oscar I
Raffigurazione di un sottomarino classe Oscar I. Fonte: Wikimedia Commons. Credits: Mike1979 Russia. CC BY-SA 3.0

Il Progetto 949 è la versione base della classe Oscar. Lo scafo interno ha nove compartimenti, ed i due reattori muovono altrettante eliche a quattro pale.

Evidentemente non vennero considerati un successo, tanto che ne furono realizzati solo due. La versione successiva, Oscar II, ha notevoli miglioramenti in termini di silenziosità e manovrabilità.

  • Lunghezza: 143 metri
  • Larghezza: 18 metri
  • Pescaggio: 9 metri
  • Dislocamento in emersione: 12.500 tonnellate
  • Dislocamento in immersione: 16.500 tonnellate
  • Propulsione: 2 reattori nucleari OK-650 da 190 MW l’uno, 2 x 50.000 hp, 2 eliche
  • Velocità: 16 nodi in emersione, 32 in immersione
  • Profondità operativa: 420 metri
  • Profondità massima: 500 metri
  • Equipaggio: 94
  • Autonomia: 120 giorni
  • Armamento: 24 missili antinave SS-N-19 Shipwreck; 2 tubi lanciasiluri da 650mm, 4 da 533 mm, con siluri, siluri a cavitazione VA-111 Shkval, missili antisommergibile SS-N-15 Starfish e SS-N16 Stallion

Progetto 949A Antey – Classe Oscar II

Classe Oscar II
Raffigurazione di un sottomarino classe oscar II. Rispetto ai precedenti, contengono diverse migliorie, e si distinguono perché sono più lunghi ed hanno la falsatorre di dimensioni maggiori. Fonte: Wikimedia Commons. Credits: Mike1979 Russia. CC BY-SA 3.0

Gli Oscar II sono più grossi: la loro lunghezza è superiore di una decina di metri. Lo spazio in più è stato utilizzato (pare) per aggiungere più strumentazione, oppure per inserire un sistema di navigazione silenziosa. Quindi, il dislocamento è aumentato, ed è superiore pure a quello dei più grossi sottomarini americano, i classe Ohio. La velocità, paradossalmente, è aumentata, forse per l’adozione di eliche a sette pale (quelle della versione precedente ne avevano quattro). Queste eliche, comunque, dovrebbero garantire una maggiore furtività.

Lo scafo interno è diviso in dieci compartimenti. Un’importante differenza estetica è la falsatorre, che negli Oscar II è più lunga. Questo, stando agli esperti, dovrebbe aver aumentato la manovrabilità di questi colossi.

Rispetto alla versione precedente, è aumentata anche la silenziosità. Infatti, non solo le nuove eliche a sette pale sono molto meno rumorose, ma pare che gli apparati di bordo siano stati attrezzati con sistemi antivibrazione piuttosto sofisticati ed efficaci.

La stessa strumentazione di bordo è stata aggiornata, mediante l’installazione di sistemi più moderni.

L’armamento è quasi identico. L’unica differenza è che sugli Oscar II sono imbarcati anche 16 missili antiaerei a corto raggio Igla: hanno una gittata di 4-5 km, ma possono dare parecchio “fastidio” agli elicotteri antisommergibile quando il battello è in emersione.

  • Lunghezza: 154,8 metri
  • Larghezza: 18 metri
  • Pescaggio: 9,3 metri
  • Dislocamento in emersione: 14.820 tonnellate
  • Dislocamento in immersione: 19.254 tonnellate
  • Propulsione: 2 reattori nucleari OK-650 da 190 MW l’uno, 2 x 50.000 hp, 2 eliche
  • Velocità: 14,6 nodi in emersione, 33,4 in immersione
  • Profondità operativa: 420 metri
  • Profondità massima: 500 metri
  • Equipaggio: 109
  • Autonomia: 120 giorni
  • Armamento: 24 missili antinave SS-N-19 Shipwreck; 2 tubi lanciasiluri da 650mm, 4 da 533 mm, con siluri, siluri a cavitazione VA-111 Shkval, missili antisommergibile SS-N-15 Starfish e SS-N16 Stallion; missili antiaerei a corto raggio Igla

Progetto 949AM – Classe Oscar II

K-266 Orel - Classe Oscar II
Il K-266 Orel (Progetto 949AM – Oscar II) visto di poppa, subito dopo la fine dei lavori di ammodernamento. Immagine derivata da Wikimedia Commons. Credits: Andrei Luzik, Mil.ru. CC BY 4.0

I sottomarini della classe Oscar II, in questi anni, sono oggetto di un programma di aggiornamento piuttosto importante. Questa nuova versione ha preso il nome di Progetto 949AM, ma non ha un nome in codice NATO specifico (o meglio, non ancora). Le modifiche riguardano essenzialmente l’armamento: i 24 P-700 verranno rimossi e sostituiti da 72 missili P-800 Oniks (SS-N-26 Strobile) e Kalibr (SS-N-30A Sizzler). Strutturalmente, le modifiche saranno praticamente nulle: infatti, i tubi dei P-700 sono molto ampi, tali da poter contenere tre armi di nuovo tipo. Brevemente, entrambi sono missili da crociera:

  • l’Oniks è supersonico (supera largamente i 2.000 km/h) è principalmente antinave, ma si può usare anche contro obiettivi terrestri. La gittata è sui 600 km.
  • il Kalibr (o almeno la versione imbarcata sugli Oscar, la 3M14K) è subsonico ed ha una gittata massima di 2.500 km. Ideale per bersagli terrestri.

La strumentazione di bordo sarà sottoposta ad un aggiornamento completo, tale da portare i “vecchi” Oscar al livello tecnologico dei nuovi (e micidiali) casse Yasen. Il costo di aggiornamento di ogni singolo sottomarino dovrebbe ammontare a circa 180 milioni di dollari.

Progetto 09852 – K-329 Belgorod

Il K-329 Belgorod è un sottomarino iniziato come Oscar II nel 1992 ma poi pesantemente modificato durante la costruzione (è stato varato nel 2019). Al K-329, della classe Oscar, gli sarebbe rimasto ben poco: parecchio più lungo (178 metri secondo alcune stime) dell’originale, è stato ricostruito come sottomarino per operazioni speciali. Tra i suoi compiti, il trasporto di minisommergibili classe Paltus, X-Ray e Losharik, oltre che degli enormi e micidiali droni subacquei (UUV) Poseidon (la NATO li ha chiamati classe Kanyon): dei “siluri” lunghi 20 metri a propulsione nucleare ed armati con una bomba atomica, capaci di scatenare uno tsunami radioattivo sulle coste di un Paese. Per approfondire queste due armi potete vedere le rispettive pagine. Seguono le caratteristiche tecniche presunte del K-329 Belgorod.

  • Lunghezza: 184 metri
  • Larghezza: 15 metri
  • Pescaggio: ?
  • Dislocamento in emersione: 14-17.000 tonnellate
  • Dislocamento in immersione: 24-30.000 tonnellate
  • Propulsione: 2 reattori nucleari OK-650 da 190 MW l’uno, 2 x 50.000 hp, 2 eliche
  • Velocità: ?
  • Profondità operativa: 420 metri?
  • Profondità massima: 500 metri?
  • Equipaggio: 110?
  • Autonomia: 120 giorni?
  • Armamento: 6 droni atomici Kanyon; 6 tubi lanciasiluri da 533 mm

Progetto 949I

Variante mai realizzata con il missile antinave Bolid (la variante per sommergibili del P-800 depotenziato da esportazione).

Progetto 949U Atlant

Versione modernizzata, di cui vennero impostati tre esemplari mai completati per motivi economici.

Servizio operativo

I classe Oscar I entrarono in servizio nel 1981 in due unità, subito seguiti dalla versione potenziata Oscar II (11 esemplari dal 1986). Tutti gli esemplari vennero costruiti a Severodvinsk, e furono equamente divisi tra le flotte del Nord e del Pacifico. Questi sottomarini iniziarono subito a fare quello per cui erano stati progettati: seguire e sorvegliare i gruppi navali NATO, nonché pedinare le grandi portaerei atomiche statunitensi. I sovietici puntarono molto su queste unità, tanto che prima della fine della guerra fredda ne furono realizzati ben sei. La Russia non è stata da meno, e li considera un asset fondamentale della sua flotta: la neonata Federazione, infatti, nonostante le pessime condizioni economiche, ne ha messi in servizio altri cinque, impostandone altrettanti (mai completati). Tutto questo ha richiesto un sacrificio notevole in termini di risorse, specie nell’ambito di una situazione disastrata come quella della Russia degli anni novanta.

Grandi sforzi sono anche stati fatti per tenere gli Oscar II ad un livello di operatività accettabile: mentre i modelli più vecchi ed obsoleti venivano radiati (sorte a cui non sfuggirono i due esemplari della classe Oscar I, ritirati dal servizio nel 1996-1998), i Progetto 949A continuavano a solcare i mari, restando una presenza costante per le portaerei americane.

Classe Oscar II in navigazione
Un Oscar II in navigazione nel Mar Baltico, nel giugno 1994. Notare la larghezza. Fonte: Wikimedia Commons. Credits: US Navy. US Public Domain

Questi sottomarini hanno continuato a far parlare di sé, anche riguardo ad eventi tragici. Nell’agosto del 2000, un esemplare della classe, il K-141 Kursk, a causa di un incidente affondò con tutto l’equipaggio nel Mare di Barents. Tutti i 118 uomini a bordo rimasero uccisi. Il Kursk era uno dei sottomarini più moderni della VMF, visto che era entrato in servizio nel 1994.

La sostituzione dei classe Oscar è un problema a cui la marina russa sta lavorando dagli anni ottanta. In questo periodo, venne presentato il Progetto 881 Merkuriy, un SSGN particolarmente grosso che avrebbe dovuto raggiungere i 170-180 metri, con un dislocamento di 25.000 tonnellate. La fine della guerra fredda portò alla cancellazione del nuovo sottomarino.

Successivamente, venne messo in cantiere il primo esemplare del Progetto 885 Yasen: un sottomarino moderno, armato con missili antinave. Il problema sono stati i tempi di costruzione (per motivi economici ci hanno messo qualcosa come 25 anni a completare il capoclasse) ed i costi, che hanno raggiunto livelli impensabili. Quindi, sul lungo periodo, gli Oscar saranno sostituiti dagli Yasen (ne sono previsti nove), ma per adesso la marina russa è costretta ad andare avanti con questi. Praticamente tutti gli otto-nove Progetto 949A superstiti saranno aggiornati allo standard 949AM, che dovrebbe portarli al livello tecnologico degli Yasen.

Gli Oscar II, ormai da un po’, non rappresentano più l’ultimo grido in fatto di tecnologia subacquea, in particolare per la furtività. Tuttavia, continuano a rimanere sottomarini molto efficaci nel loro ruolo, soprattutto dopo gli interventi di modernizzazione previsti. Dunque, sminuire la loro importanza per la marina russa è assolutamente impossibile.

K-150 Tomsk - Classe Oscar II
Il K-150 Tomsk, ormeggiato in una base della Flotta del Pacifico. Il Tomsk è il più recente esemplare entrato in servizio della classe Oscar II. Fonte: Wikimedia Commons. Credits: Sergey Konovalov, Mil.ru. CC BY 4.0

Incidenti

  • 26 gennaio 1998: K-150 Tomsk (Oscar II). Durante alcuni test di routine mentre il battello era ormeggiato in porto, uno dei tubi del sistema di raffreddamento si è rotto. Cinque uomini rimasero feriti, ed uno di questi morì pochi giorni dopo. Il K-150 è stato l’ultimo Oscar II entrato in servizio, e per ultimarlo vennero utilizzati dei componenti non adeguatamente testati.
  • Settembre 1999: (Oscar II). Un sottomarino non identificato della classe Oscar II è finito nelle reti del peschereccio spagnolo Jose Maria Pastor, 50 km al largo di Tarifa (provincia di Cadice, in Spagna). Il battello si è successivamente liberato senza danni.
  • 12 Agosto 2000: K-141 Kursk (Oscar II). Il sottomarino rimase vittima di un’esplosione nella sala siluri. Una parte dell’equipaggio riuscì a mettersi in salvo nei locali di poppa, mentre il resto del battello veniva invaso dall’acqua. Dopo aver cercato di gestire l’incidente da soli, i russi si rassegnarono a chiedere l’aiuto di altri Paesi. Purtroppo nessuno dell’equipaggio fu ritrovato vivo. I morti furono complessivamente 118. Per approfondire questo incidente vedere qui.
  • 7 aprile 2015: K-226 Orel (Oscar II). Un incendio ha danneggiato il sottomarino mentre era in revisione in un bacino di carenaggio. Il battello non ebbe gravi danni.

Esemplari costruiti

Classe Oscar I

K-525 Arkhangelsk

Cantiere: Sevmash (Severodvinsk)
Impostazione: 25/07/1975
Varo: 03/05/1980
Ingresso in servizio: 30/12/1980
Status: radiato nel 1996
NoteK-525. 1993: K-525 Arkhangelsk

K-206 Murmansk

Cantiere: Sevmash (Severodvinsk)
Impostazione: 22/04/1979
Varo: 10/12/1982
Ingresso in servizio: 30/11/1983
Status: radiato nel 1998
NoteK-206. 1987: K-206 Minsky Komsomolets. 1992: K-206. 1993: K-206 Murmansk

Classe Oscar II

K-148 Krasnodar

Cantiere: Sevmash (Severodvinsk)
Impostazione: 22/07/1982
Varo: 03/03/1985
Ingresso in servizio: 30/09/1986
Status: radiato nel 1998
NoteK-148. 1993: K-148 Krasnodar

K-173 Krasnoyarsk

Cantiere: Sevmash (Severodvinsk)
Impostazione: 04/08/1983
Varo: 27/03/1986
Ingresso in servizio: 31/12/1986
Status: radiato nel 2010
NoteK-173. 1995: K-173 Krasnoyarsk

K-132 Irkutsk

Cantiere: Sevmash (Severodvinsk)
Impostazione: 08/05/1985
Varo: 29/12/1987
Ingresso in servizio: 30/12/1988
Status: in ammodernamento
Note: K-132. 1993: K-132 Irkutsk

K-119 Voronezh

Cantiere: Sevmash (Severodvinsk)
Impostazione: 25/02/1986
Varo: 16/12/1988
Ingresso in servizio: 29/12/1989
Status: in riserva dal 2020
Note: K-119. 1993: K-119 Voronezh

K-410 Smolensk

Cantiere: Sevmash (Severodvinsk)
Impostazione: 09/12/1986
Varo: 20/01/1990
Ingresso in servizio: 22/12/1990
Status: operativo
Note: K-410. 1993: K-410 Smolensk

K-442 Chelyabinsk

Cantiere: Sevmash (Severodvinsk)
Impostazione: 21/05/1987
Varo: 18/06/1990
Ingresso in servizio: 28/12/1990
Status: in ammodernamento
NoteK-442. 1993: K-442 Chelyabinsk

K-456 Tver

Cantiere: Sevmash (Severodvinsk)
Impostazione: 09/02/1988
Varo: 28/06/1991
Ingresso in servizio: 18/08/1992
Status: operativo
NoteK-456. 1992: K-456 Kasatka. 1996: K-456 Vilyuchinsk. 2011: K-456 Tver

K-266 Orel

Cantiere: Sevmash (Severodvinsk)
Impostazione: 19/01/1989
Varo: 22/05/1992
Ingresso in servizio: 30/12/1992
Status: operativo
NoteK-266. 1993: K-266 Orel. 2017: Pr.949AM

K-186 Omsk

Cantiere: Sevmash (Severodvinsk)
Impostazione: 13/07/1989
Varo: 10/05/1993
Ingresso in servizio: 10/12/1993
Status: operativo
NoteK-186. 1993: K-186 Omsk

K-141 Kursk

Cantiere: Sevmash (Severodvinsk)
Impostazione: 22/03/1990
Varo: 16/05/1994
Ingresso in servizio: 30/12/1994
Status: affondato il 12 agosto 2000
NoteK-141. 1993: K-141 Kursk

K-150 Tomsk

Cantiere: Sevmash (Severodvinsk)
Impostazione: 27/08/1991
Varo: 20/07/1996
Ingresso in servizio: 30/12/1996
Status: operativo
NoteK-150. 1996: K-150 Tomsk

K-329 Belgorod

Cantiere: Sevmash (Severodvinsk)
Impostazione: 24/07/1992
Varo: 23/04/2019
Ingresso in servizio: 08/07/2022
Status: operativo
NoteK-329. 06/04/1993: K-329 Belgorod. Pr.09852

K-135 Volgograd

Cantiere: Sevmash (Severodvinsk)
Impostazione: 02/09/1993
Varo:
Ingresso in servizio:
Status: costruzione sospesa
Note: K-135. 1995: K-135 Volgograd. Sezioni usate per il K-535 Yury Dolgorukiy

K-160 Barnaul

Cantiere: Sevmash (Severodvinsk)
Impostazione: 1994
Varo:
Ingresso in servizio:
Status: costruzione sospesa
Note:

K-?

Cantiere: Sevmash (Severodvinsk)
Impostazione: anni novanta
Varo:
Ingresso in servizio:
Status: costruzione cancellata
Note: Pr.949U

K-?

Cantiere: Sevmash (Severodvinsk)
Impostazione: anni novanta
Varo:
Ingresso in servizio:
Status: costruzione cancellata
Note: Pr.949U

K-?

Cantiere: Sevmash (Severodvinsk)
Impostazione: anni novanta
Varo:
Ingresso in servizio:
Status: costruzione cancellata
Note: Pr.949U

Fonti

(immagine di copertina tratta da Wikimedia Commons. Credits: Andrei Luzik, Mil.ru. CC BY 4.0)

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