Carro armato a propulsione nucleare

Il carro armato americano a propulsione nucleare: l’atomico Chrysler TV-8

Un carro armato a propulsione nucleare. Detta così, sembrerebbe una cosa da videogiochi o film di supereroi. In realtà, un veicolo corazzato mosso a colpi di atomo venne realmente progettato nei ruggenti anni cinquanta. Tuttavia, il “responsabile” non fu qualche oscuro ufficio tecnico sovietico con manie di protagonismo (come sarebbe ovvio aspettarsi), ma l’americanissima Chrysler.

Ma come si arrivò ad un progetto del genere? Venne realmente costruito? E che fine ha fatto?

Bene, in questo articolo proverò a rispondere a queste domande.

Le origini del carro armato a propulsione nucleare: il progetto ASTRON

Il progetto ASTRON è un quasi sconosciuto programma di studio portato avanti dagli Stati Uniti negli anni cinquanta. In pratica, il potente esercito americano richiese ai progettisti di lavorare con la fantasia per creare il “carro armato del futuro”: un veicolo assolutamente innovativo, rivoluzionario, che fosse possibilmente efficace contro le numerosissime unità corazzate del Patto di Varsavia.

Ovviamente doveva anche essere leggero per facilitarne il trasporto, ben armato, dalla grande autonomia… Insomma, per farla breve non esistevano dei requisiti veri e propri. Le varie aziende ebbero una vera e propria “licenza di creare”: in questo modo, sarebbe potuta uscire qualche buona idea.

Le aziende che presentarono progetti furono molte: in giro ho trovato che le proposte furono ben 17! Tuttavia, la più innovativa e curiosa fu probabilmente quella della Chrysler: il TV-8, sviluppato a partire dal 1955.

Andiamo a vederlo meglio.

L’atomico Chrysler TV-8, il carro armato a propulsione nucleare

Prima di iniziare a parlare del Chrysler TV-8, bisogna chiarire alcune cose.

Prima di tutto, la propulsione atomica era solo una delle soluzioni proposte per muovere questo veicolo (lo vedremo meglio nel paragrafo apposito).

Inoltre, va detto che il TV-8 aveva delle soluzioni tecniche praticamente uniche, non solo dal lato propulsivo! Soluzioni che, a quanto ne so, non sono mai state implementate su nessun altro veicolo corazzato.

Caratteristiche tecniche

Il carro armato atomico Chrysler TV-8 si presentava in modo piuttosto strano: praticamente, un piccolo scafo cingolato che sorreggeva una torretta gigante, con una stranissima forma tondeggiante, che ricordava un baccello. Vediamo meglio.

  • Scafo. Pesava 10 tonnellate, e praticamente comprendeva solo il treno di rotolamento e due motori elettrici per muovere i cingoli, larghi circa 70 cm l’uno. Tutto il resto era nella torre.
  • Torretta. Pesava 15 tonnellate, e conteneva tutto: equipaggio (4 uomini), armamento e motore (in un vano separato). La torre aveva una corazza a doppio strato: uno esterno, più leggero, che serviva sia a permettere il galleggiamento (era a tenuta stagna), sia come ulteriore protezione contro i proiettili anticarro a carica cava HEAT, ed uno interno, molto spesso (20-30 cm), per proteggere gli uomini dentro al veicolo. Il tutto con un sistema televisivo a circuito chiuso, che permetteva all’equipaggio di osservare l’esterno con maggiore sicurezza, senza temere le esplosioni nucleari (e relative radiazioni) sui campi di battaglia.

Insomma, il Chrysler TV-8 era fortemente innovativo, con un peso di appena 25 tonnellate: decisamente poche per un carro armato pesante!

Armamento

L’armamento era tutto montato in torretta.

Quello principale era costituto da un cannone da 90 mm, che era collegato ad un caricatore automatico. Due mitragliatrici da 7,62 mm erano montate coassiali al cannone. Un’ulteriore mitragliatrice, da 12,7 mm, era sistemata in una torretta a controllo remoto, sulla sommità della torre.

Propulsione

Veniamo ora alla parte interessante e particolare di questo veicolo: la propulsione. Il Chrysler TV-8 è spesso definito il carro armato atomico, ma in realtà, l’opzione nucleare era solo una di quelle proposte. Inizialmente, infatti, era previsto un normale propulsore a benzina V-8 da 300 hp, che dava corrente ai due motori elettrici montati nello scafo. Ogni motore muoveva uno dei cingoli. Per la cronaca, il serbatoio del carburante era sistemato nello scafo, in modo da tenerlo separato dall’equipaggio.

Successivamente, fu presa in considerazione l’idea di montarci un piccolo reattore nucleare, sempre nella torretta. Un’idea che avrebbe consentito un’autonomia praticamente illimitata: in pratica, a parte il rifornimento di munizioni, al Chrysler TV-8 sarebbe servito appena un “pieno” ogni 10 anni! Senza contare lo spazio risparmiato togliendo i serbatoi del carburante…

Il carro armato atomico Chrysler TV-8 in azione

Le aspettative dei progettisti…

L’esercito statunitense si rivelò piuttosto interessato al TV-8, non solo per il tipo di propulsione, ma anche per tutte le soluzioni innovative che il progetto prevedeva (mettere tutto dentro alla torretta non era mai stato fatto prima).

Sulla carta, questo carro armato aveva una serie di vantaggi:

  • era leggero (25 tonnellate appena), e poteva essere trasportato facilmente;
  • aveva capacità anfibie (la torretta stagna a doppio strato);
  • la sua autonomia era praticamente illimitata;
  • era particolarmente sicuro per l’equipaggio, data la doppia protezione ed il sistema TV a circuito chiuso;
  • aveva anche un buon armamento.

In teoria, quindi, il TV-8 avrebbe potuto essere utilizzato non solo sulla terraferma, ma anche in acque costiere contro bersagli navali, come se si fosse trattato di una nave. Insomma, un veicolo decisamente versatile, almeno sulla carta. E con ben pochi problemi logistici rispetto ad un carro armato normale.

Di conseguenza, venne realizzato un prototipo con motore a benzina per le prime valutazioni.

…E la dura realtà

Tuttavia, c’era una questione che fino a quel momento nessuno aveva considerato: che cosa sarebbe successo se il nostro TV-8 fosse stato colpito da una cannonata, e questa avesse sfondato la torretta colpendo il reattore?

Risposta molto semplice: come minimo, un pesantissimo inquinamento radioattivo nei dintorni, con gravi danni alla salute agli uomini nelle vicinanze. Uomini che, a meno di un improbabile impiego kamikaze, sarebbero stati tutti americani o alleati…

Un problema non secondario, che a quanto pare era stato trascurato da tecnici e progettisti.

Quindi, il prototipo non solo rimase tale, ma non venne mai nemmeno testato. Nel 1956, l’intero programma ASTRON fu cancellato, con tutti i vari progetti cestinati.

Oggi l’unico esemplare realizzato non esiste più: quasi sicuramente venne distrutto dopo l’interruzione del programma. Quindi, il carro armato atomico Chrysler TV-8 sopravvive solo in videogiochi e serie televisive.

Immagini

Purtroppo in giro non c’è una sola foto a licenza libera. Comunque, nei link sotto trovate tutte le immagini che volete. Per la cronaca, l’immagine di copertina raffigura uno dei due prototipi del carro armato americano T34, da 65 tonnellate, durante le prove del 1947.

Dati tecnici

  • Costruttore: Chrysler
  • Tipologia: carro armato pesante atomico
  • Ingresso in servizio: mai
  • Esemplari costruiti: 1?
  • Lunghezza: 8,94 m
  • Larghezza: 3,4 m
  • Altezza: 2,92 m
  • Peso: 25 tonnellate
  • Armamento principale: 1 cannone da 90 mm
  • Armamento secondario: 2 mitragliatrici da 7,62, 1 da 12,7
  • Motore: 1 V8 a benzina da 300 hp sull’unico prototipo
  • Autonomia: stimata di 10 anni con un reattore nucleare
  • Equipaggio: 4

Fonti

(immagine di copertina tratta da Wikimedia Commons. Credits: LIFE, US Army. US Public Domain)

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