Type 91

I carri armati multitorretta giapponesi

Il Giappone realizzò alcuni carri armati multitorretta, diciamo così, per “emulazione”. Il Paese asiatico non aveva alcuna esperienza nella produzione di mezzi corazzati, e quindi prese spunto da ciò che si stava facendo all’estero.

Negli anni venti, il carro armato era ancora agli inizi, e quindi i militari dei vari Paesi sperimentarono diverse soluzioni. Una di queste, quella a più torrette appunto, sembrava all’epoca particolarmente innovativa e promettente: niente di strano che i giapponesi decisero di prendere ispirazione.

Va detto, comunque, che l’esperienza dei carri armati multitorretta in Giappone fu piuttosto limitata: solo pochi modelli, realizzati negli anni venti e trenta in pochi esemplari. Successivamente, l’impero del Sol Levante costruì veicoli corazzati inferiori alla concorrenza, concettualmente antiquati ma sempre a torretta singola.

Con una sola, grossa, eccezione nel 1943: un carro armato superpesante, l’O-I, che fu tra le altre cose il più grande veicolo multitorretta mai realizzato.

Type 87 Chi-I, il primo carro armato giapponese

I giapponesi decisero di costruire un carro armato “locale” nel 1925. Detto fatto, si misero al lavoro: il risultato fu il Type 87 Chi-I, un carro armato multitorretta il cui prototipo fu presentato nel 1927.

Tecnicamente, il Type 87 era un carro armato medio da 20 tonnellate, lungo sei metri e con due torrette:

  • la principale nella parte anteriore, con un cannone da 57 mm;
  • la secondaria, sul retro, con una mitragliatrice.

Completava l’armamento una seconda mitragliatrice nello scafo, montata davanti.

Il prototipo rimase tale: i militari lo provarono, e dopo una serie di test decisero che non andava bene. Il Type 87 infatti era sottopotenziato: 20 tonnellate per un motore da 140 hp erano veramente troppe.

Gli sforzi però non furono inutili: il Type 87 fu usato come base per il più leggero e performante Type 89 I-Go, che divenne il primo carro armato prodotto in massa in Giappone.

Type 87
Il Type 87, il primo carro armato sviluppato in Giappone. Fonte: Wikimedia Commons. Credits: Esercito Imperiale Giapponese. Public Domain Giappone
  • Progettista: 4° Laboratorio Militare
  • Costruttore: Arsenale di Osaka
  • Tipologia: carro armato medio
  • Ingresso in servizio: mai
  • Esemplari costruiti: 1
  • Lunghezza: 6,03 m
  • Larghezza: 2,4 m
  • Altezza: 2,78 m
  • Peso: 20 tonnellate
  • Armamento principale: 1 cannone da 57 mm
  • Armamento secondario: 2 mitragliatrici
  • Motore: 1 x 140 hp
  • Velocità massima: 26 km/h
  • Autonomia: 170 km
  • Equipaggio: 5

Per approfondire

Il Type 91, troppo complicato per essere costruito

L’Unione Sovietica non è mai stato un vicino facile. Ne sanno qualcosa i Paesi dell’est europeo (e non solo loro). Il Giappone, negli anni trenta, se ne rese conto: del resto, un Paese immenso che stava investendo enormi risorse per ricostruire le proprie forze armate non poteva essere sottovalutato.

I giapponesi iniziarono a considerare il vicino socialista come una minaccia, un “competitor” in Asia, e quindi decisero, tra le altre cose, di sviluppare un carro armato pesante.

All’epoca, i carri armati più grossi (o comunque quelli delle principali potenze) erano multitorretta, e quindi il Giappone decise di utilizzare questa formula.

Il risultato, nel 1931, fu il Type 91, un veicolo da 18 tonnellate con tre torrette:

  • la principale, al centro, con un cannone da 70 mm avanti ed una mitragliatrice dietro;
  • due secondarie con una mitragliatrice, avanti e dietro la principale.

Il motore era un BMW tedesco da 224 hp, che tutto sommato garantiva buone prestazioni. Tuttavia, il prototipo non convinse i militari. Tra le varie cose, la più problematica erano le sospensioni: a balestra, unite ad un treno di rotolamento di 34 ruote (17 per parte!) di una complessità pazzesca.

I militari decisero che produrlo in serie sarebbe stato troppo complicato, e quindi il Type 91 rimase un prototipo.

Type 91
Il Type 91, mentre supera un ostacolo durante le prove. Notare la complessità del treno di rotolamento. Fonte: Wikimedia Commons. Credits: Tomio Hara. Public Domain Giappone
  • Costruttore: Arsenale di Osaka
  • Tipologia: carro armato pesante
  • Ingresso in servizio: mai
  • Esemplari costruiti: 1
  • Lunghezza: 6,47 m
  • Larghezza: 2,6 m
  • Altezza: 2,9 m
  • Peso: 18 tonnellate
  • Armamento principale: 1 cannone da 70 mm
  • Armamento secondario: 3 mitragliatrici
  • Motore: 1 x 229 hp
  • Velocità massima: 25 km/h
  • Autonomia: 160 km

Per approfondire

Il Type 95, il carro armato multitorretta troppo costoso

Il Type 91 fu usato come base per il Type 95 del 1934 (all’esercito giapponese un carro armato pesante serviva: l’Unione Sovietica era sempre lì).

Il nuovo carro armato pesante era molto simile al precedente, ma con diverse migliorie:

  • le dimensioni erano uguali, così come la struttura;
  • l’armamento era più potente, visto che la mitragliatrice della torretta secondaria anteriore era stata sostituita da un cannone da 37 mm;
  • il peso era di 26 tonnellate (le corazze erano spesse il doppio del Type 91);
  • il motore era un po’ più potente;
  • il treno di rotolamento era molto più semplice e “fattibile”.

Insomma, il Type 95 era migliore del precedente ’91. Però aveva i suoi problemi: complicato da produrre, poco mobile e troppo costoso. Alla fine ne furono costruiti appena quattro, che dopo le prove i militari usarono per l’addestramento.

Type 95
Il Type 95. Si vede da un lato la somiglianza con il Type 91, dall’altra la maggiore semplicità del treno di rotolamento e delle sospensioni. Fonte: Wikimedia Commons. Credits: Esercito Imperiale Giapponese. Public Domain Giappone
  • Costruttore: Arsenale di Osaka
  • Tipologia: carro armato pesante
  • Ingresso in servizio: mai
  • Esemplari costruiti: 4
  • Lunghezza: 6,47 m
  • Larghezza: 2,7 m
  • Altezza: 2,9 m
  • Peso: 26 tonnellate
  • Armamento principale: 1 cannone da 70 mm
  • Armamento secondario: 1 cannone da 37 mm, 2 mitragliatrici
  • Motore: 1 x 290 hp
  • Velocità massima: 22 km/h
  • Equipaggio: 5

Per approfondire

O-I, il carro armato superpesante e multitorretta

La storia dei carri armati multitorretta giapponesi non si concluse con il Type 95. Intorno al 1940, dopo i disastrosi scontri di frontiera con l’Unione Sovietica, i giapponesi si resero conto che i loro carri armati erano decisamente troppo antiquati. I comandi, quindi, ordinarono “qualcosa di grosso”, che potesse dominare le pianure della Manciuria. I tecnici si ispirarono alla cosa più grossa che avevano, ovvero il Type 95, e tirarono furori un progetto decisamente fuori tempo massimo: l’O-I.

L’O-I era un carro armato superpesante da 120 tonnellate con ben quattro torrette:

  • la principale con un cannone da 150 mm;
  • due secondarie anteriori con cannoni da 47 mm;
  • una sul retro con due mitragliatrici.

Va detto che il progetto era top secret, e pure oggi ha parecchi punti oscuri, quindi i dati potrebbero essere diversi. Per la cronaca, non esistono nemmeno foto di questo colosso. Comunque, vi invito a leggere l’articolo sull’O-I, dove tutta le storia è spiegata molto meglio.

L’unico prototipo costruito, nel 1943, fu demolito dopo poche ore di test, quando i giapponesi si resero conto che era praticamente inutile per i loro scopi.

(immagine di copertina tratta da Wikimedia Commons. Credits: Esercito Imperiale Giapponese. Public Domain Giappone)

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